Un viaggio nel tempo al Colle del Gran San Bernardo
Sabato 9 agosto abbiamo vissuto una giornata indimenticabile al Colle del Gran San Bernardo. Complice un caldo sole estivo, eravamo in cinquanta a partecipare alla visita archeologica “Contaminazioni culturali in quota – Racconti di passaggi e attività al Colle del Gran San Bernardo”.
Guidati dall’archeologa Natascia Druscovic, ci siamo immersi nella storia millenaria di uno dei più suggestivi luoghi di transito delle Alpi.
Al Plan de Jupiter, circondati dalla maestosità delle montagne, abbiamo ripercorso il cammino dell’uomo dalla Preistoria ai giorni nostri, sulle orme di viaggiatori, mercanti e pellegrini che, per secoli, hanno attraversato l’antica Alpis Poenina. I loro racconti, intrisi di avventura e scambi culturali, sembravano rivivere tra i nostri passi. Abbiamo camminato lungo la Via delle Gallie, la strada romana che un tempo collegava popoli e territori, e abbiamo individuato i resti delle mansiones– le antiche strutture di ospitalità – e del tempio dedicato a Jupiter Optimus Maximus Poeninus. Le tavolette votive ritrovate in questo luogo sacro, oggi custodite nel museo dell’Ospizio, ci hanno parlato di devozione e di fede.
Nel pomeriggio, grazie alla disponibilità del Prevosto Jean-Pierre Voutaz, abbiamo varcato le porte dell’Ospizio del Gran San Bernardo, luogo di accoglienza e spiritualità senza tempo. Qui abbiamo avuto il privilegio di entrare nell’archivio e nella biblioteca del millenario edificio e di accarezzare i celebri cani San Bernardo della Fondation Barry. Al museo, insieme alla nostra archeologa, abbiamo potuto ammirare reperti e testimonianze che raccontano la dura vita in alta quota, sia per gli uomini sia per gli animali.
È stata una giornata capace di ricordarci che la montagna non è soltanto natura, ma anche crocevia di storie, culture e umanità: un’esperienza preziosa che ha affascinato grandi e piccoli della MiniSVAPA.
Il gruppo SVAPA